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Fecondazione eterologa

Con la sentenza 162/2014 la Corte Costituzionale, dichiarando illegittimo l’art.4 comma 3 della Legge 40/2004, ha rimosso il divieto di applicazione di tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita di tipo “eterologo”.

Quindi oggi in Italia le coppie che non hanno possibilità di concepire un figlio per mancanza di gameti competenti possono ricorrere alla donazione di gameti sia maschili (spermatozoi contenuti nel seme) che femminili (ovociti) anche contemporaneamente (doppia donazione). Al fine di garantire la tutela della salute dei riceventi e degli eventuali bambini che possano nascere, nei programmi di donazione la selezione dei donatori viene effettuata rispettando i criteri e le condizioni di qualità e sicurezza previsti dai D.Lgs 191/2007, 16/2010 e 85/2012, che attuano le Direttive Europee (n.2004/23/CE, 2006/17/CE e 2006/86/CE).

Infatti, i donatori sono sottoposti a specifici esami infettivologici, genetici; inoltre, vengono selezionati, previo accertamento di specifici requisiti soggettivi e caratteristiche fenotipiche, garantendo nei limiti del possibile la compatibilità delle principali caratteristiche fenotipiche del donatore con quelle della coppia ricevente (colore della pelle, occhi e capelli, gruppo sanguigno).

La fecondazione eterologa con donazione di spermatozoi può essere effettuata sia mediante tecniche di primo livello, come l’inseminazione intrauterina (IUI), che mediante tecniche di II livello, come la ICSI (Fecondazione in vitro).

La fecondazione eterologa con donazione di ovociti, o con donazione di ovociti e spermatozoi insieme, può essere effettuata mediante tecniche di II livello, come la FIVET/ICSI (Fecondazione in vitro).